Al termine del periodo d’imposta, le ritenute d’acconto subite dallo studio associato vengono imputate agli associati, in proporzione alla quota che questi hanno nella partecipazione agli utili prodotti. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per gli associati è possibile scegliere di trattenere per sé solo la parte di ritenute alla fonte IRPEF subite dall’associazione che servono per azzerare il proprio debito personale (per IRPEF e relative addizionali), restituendo invece (o meglio lasciando) all’associazione le ritenute “eccedenti”, affinché essa possa utilizzarle in compensazione, nel modello F24, con i propri debiti tributari e contributivi, nell’ambito del modello F24.